"Bach era considerato una specie di mostro, uno stravagante, un matto. Quando insegnava a Lipsia aveva un soprannome, lo chiamavano "uomo ritmico", perchè non riusciva mai a stare fermo. La musica è mobile, cambia di continuo e dev'essere libera. La sua musica è libertà nel rigore"
Ringrazio Ernesta Aufiero per il prezioso contributo
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